Anti-Infettivi

Enterobacterales Resistenti ai Carbapenemi

Le infezioni dovute a batteri resistenti sono aumentate negli anni, diventando una minaccia per la salute pubblica globale. Tra i batteri Gram negativi resistenti, l'OMS considera le Enterobacterales resistenti ai carbapenemi (CRE) uno delle cause più importanti di infezione, individuandole con un livello critico di urgenza.

In effetti, le infezioni da CRE rappresentano un enorme costo in termini di vita dei pazienti e utilizzo delle risorse sanitarie con un tasso di mortalità molto alto, fino al 75%.

Le infezioni da CRE sono difficili da trattare poiché sono resistenti alla classe degli antibiotici beta-lattamici, che includono i carbapenemi, consiederati come “ultima spiaggia” e comunemente usati contro le infezioni maggiormente resistenti. Inoltre, questi agenti patogeni spesso contengono molteplici meccanismi di resistenza contro altre classi di antibiotici, dando luogo a organismi multiresistenti lasciando ai medici poche opzioni terapeutiche efficaci.

Gli enzimi carbapenemasi hanno una distribuzione globale, ma esiste una variabilità sostanziale tra diversi continenti, Paesi e persino tra ospedali. Tra i diversi enzimi carbapenemasi, la famiglia KPC ha la distribuzione più estesa e alcuni Paesi come l'Italia e la Grecia, sono considerate aree endemiche per questi micororganismi.

La consapevolezza della presenza di specifici meccanismi di resistenza, compresa la resistenza ai carbapenemi, è fondamentale per prevenirne la diffusione e selezionare trattamenti appropriati.

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