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Disordini Gastrointestinali

Il Gruppo Menarini è entrato nell’area terapeutica gastrointestinale a fine anni ’60 con la scoperta e lo sviluppo clinico di un trattamento per la sindrome del colon irritabile(IBS, dall’inglese Irritable Bowel Syndrome).  

Più tardi, ad inizio degli anni ’80 ha arricchito il proprio portfolio con un farmaco anti-secretorio che ha rappresentato una pietra miliare nel trattamento delle patologie acido-correlate.

L’azienda ha così seguito e sostenuto la ricerca italiana in gastroenterologia con particolare riguardo ai meccanismi di regolazione della secrezione acida e delle patologie acido-relate, fino alle ultime scoperte, che hanno dimostrato il coinvolgimento dell’HelicobacterPylori (HP) nella patogenesi dell’ulcera peptica.

Ulcera Peptica
L’ulcera peptica, a livello di stomaco e duodeno, è la conseguenza dell’infiammazione/erosione della membrana mucosa di questi organi. È una patologia acido-correlata, caratterizzata da dolore gastrico e da una sensazione di bruciore (“pirosi”) a livello dello stomaco. In più del 90% delle ulcere duodenali e fino all’80% delle ulcere gastriche, la patologia e le sue recidive nel tempo sono sostenutedall’infezione da parte di un batterio chiamato HelicobacterPylori (HP). Inoltre, l’infezione cronica da HP è fortemente collegata ad alcuni tipi di linfomi.

Reflusso gastro-esofageo
Si stima che il 10-20% della popolazione generale soffra della malattia da reflusso gastro-esofageo (MRGE). Questa patologia è causa di un bruciore intenso, localizzato dietro lo sterno (pirosi retrosternale), spesso acuito dai piegamenti del busto e accompagnato da dolore e rigurgito acido. In altri casi la patologia ha manifestazioni atipiche (extra-esofagee), come ad esempio tosse e laringite. La mucosa esofagea è particolarmente sensibile all’acidità; quando la frequenza e l’intensità del reflusso assumono nel tempo significato patologico, l’infiammazione può produrre danni irreversibili all’esofago, come erosioni e piccole ulcerazioni, oltre che lo sviluppo di lesioni precancerose (“Esofago di Barrett”).

Sindrome del colon irritabile

La sindrome del colon irritabile è uno dei disordini intestinali più frequenti, con un’incidenza fino al 15-20% nella popolazione generale. È un disordine di natura “funzionale”, cioè un’alterazione della funzionalità intestinale che si verifica più frequentemente nella donna rispetto all’uomo. È caratterizzata da dolore, gonfiore addominale e alterazione nell’alvo (costipazione, diarrea o l’alternanza di entrambe).

Il dolore può essere continuo o ricorrente (colica) e ha intensità variabili. Spesso, nello stesso paziente, il dolore addominale può assumere differenti caratteristiche, anche in relazione a fattori precipitanti (cibo, ansia, ecc.).

Colite Ulcerosa

La colite ulcerosa (CU) è una delle più importanti malattie infiammatorie croniche intestinali (MICI) che interessa primariamente l’intestino crasso (colon) oil retto. Mentre le cause principali dell’infiammazione sono ancora ignote, la patologia appare multifattoriale e poligenica. I principali sintomi clinici sono diarrea, spesso con sangue e muco, e dolore addominale.

Fino al 35% dei casi può presentare sintomi extra-intestinali quali dolori articolari e manifestazioni dermatologiche. La malattia è caratterizzata da episodi acuti seguiti da periodi di remissione durante i quali è clinicamente silente. La frequenza degli episodi sintomatici può variare da uno a due attacchi per anno, fino a diversi episodi che riducono i momenti di benessere. Se non curata adeguatamente, l’infiammazione cronica può condurre a lesioni intestinali irreversibili e al possibile sviluppo di lesioni cancerose.