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COMUNICATO STAMPA - Decalogo per i pazienti asmatici

L’asma è una patologia che colpisce il 4,5% dei pazienti in Italia.
Pur trattandosi di una malattia che può mettere a rischio la vita del paziente, se ben conosciuta e trattata adeguatamente, è possibile condurre una vita assolutamente normale e persino fare sport a livello agonistico.
Tuttavia il 25% dei pazienti, come emerge da recenti studi, ritiene di non conoscere adeguatamente la sua asma.
Per supportare i pazienti asmatici nella conoscenza della loro patologia, Menarini, 1° azienda farmaceutica italiana nel mondo, e la Società Italiana di Medicina Respiratoria hanno collaborato per la redazione del "decalogo del paziente asmatico", ovvero i 10 messaggi chiave sull’asma che tutti i pazienti devono conoscere.

Il decalogo, disponibile per esteso sul sito Menarini, www.menarini.it, evidenza come punti chiave: Che cosa fare in caso di crisi asmatica; I controlli medici periodici; Che cosa fare se sono presenti i sintomi asmatici; I sintomi asmatici; Come modificare lo stile di vita; I fattori scatenanti dell’asma; Come usare gli aerosol dosati; Che cosa vuol dire controllo dell’asma; L’asma è una patologia cronica; Qual è lo scopo della terapia antiasmatica.

Menarini, da sempre vicina alle esigenze del paziente, sostiene in tutte le sue filiali iniziative per aiutare i pazienti a conoscere e quindi a vivere serenamente le proprie patologie, e per l’utilizzo corretto dei farmaci.

I dieci punti che ogni paziente asmatico deve conoscere Che cosa fare in caso di crisi
  1. Che cosa fare in caso di crisi Gli attacchi asmatici gravi possono essere pericolosi per la vita. Il trattamento delle crisi, specie se gravi e durature, deve essere condotto sotto controllo medico.
    Ogni paziente asmatico deve avere sempre con sé un broncodilatore a breve durata d’azione (es. salbutamolo) da usare in caso di crisi (2-4 puff ogni 20 minuti, fino a 3 volte nella prima ora). L’uso dei farmaci al bisogno deve essere limitato al controllo di sintomi occasionali. Se i sintomi diurni si presentano più di 2 volte la settimana e se si deve ricorrere più di 2 volte la settimana al farmaco al bisogno, la terapia di base dell’asma deve essere rivalutata e/o implementata.
  2. I controlli medici periodici L’asma è una malattia cronica e variabile.
    Le misure domiciliari di monitoraggio dell’asma comprendono il diario clinico e la misurazione del picco di flusso espiratorio (PEF). La compilazione del questionario Asthma Control Test (ACT), permette al paziente di valutare in modo autonomo il livello di controllo raggiunto.
    Le misure cliniche comprendono la visita medica, la spirometria, la misura della reattività bronchiale, il dosaggio dei marcatori dell’infiammazione.La periodicità dei controlli deve essere concordata con il medico in relazione alla natura dell’asma, alla sua gravità e alla terapia in atto.
  3. Che cosa fare se sono presenti i sintomi Le linee guida prevedono un approccio a gradini, per cui la dose e la tipologia dei farmaci può essere modificata in relazione al livello di controllo dell’asma raggiunto.
    Se i sintomi diurni si presentano più di 2 volte la settimana, se sono presenti sintomi notturni e se si deve ricorrere più di 2 volte alla settimana al farmaco al bisogno, la terapia di base dell’asma deve essere rivalutata. Occorre concordare con il proprio medico come modulare il trattamento in relazione al livello di controllo dell’asma.
  4. I sintomi asmatici I più frequenti e comuni sintomi d’asma sono: la mancanza di fiato (dispnea), la tosse, il respiro sibilante, il senso di costrizione al torace, sia a riposo che a seguito di sforzo fisico.
    Tali sintomi possono insorgere improvvisamente, possono durare da pochi minuti a giorni, possono risolversi spontaneamente o dopo terapia, possono essere episodici o continui, stagionali o presenti durante tutto l’anno. Caratteristiche dell’asma sono la variabilità in termini di frequenza e durata dei sintomi, l’essere scatenata da specifici fattori, peggiorare di notte e rispondere al trattamento farmacologico. In alcuni pazienti l’unico sintomo può essere la tosse secca e stizzosa, così come la comparsa di respiro sibilante solo a seguito di sforzo fisico.
  5. Come modificare lo stile di vita L’asma correttamente diagnosticata e trattata non deve limitare la vita del paziente. Conoscere la causa della propria asma consente di mettere in atto misure preventive ( bonifica ambientale per gli allergici agli acari, premedicazione prima dell’attività sportiva, ecc.) ed attuare il trattamento più appropriato. Per raggiungere e mantenere un buon controllo dell’asma è importante adottare uno stile di vita sano: evitare il fumo di sigaretta, svolgere un’attività fisica regolare, mantenere sotto controllo il peso corporeo, assumere regolarmente i farmaci.
  6. I fattori scatenanti I sintomi asmatici possono essere indotti o scatenati da diversi elementi specifici (es. allergeni, farmaci, reflusso gastro-esofageo, ecc.)
    I sintomi asmatici possono anche essere indotti da elementi aspecifici ( es. infezioni virali, fumo di sigaretta, inquinamento atmosferico, sostanze chimiche irritanti, freddo, sforzo fisico).
    E’ importante che ogni paziente conosca i fattori che possono scatenare in lui una crisi asmatica per eliminarli o, se non è possibile, ridurli al minimo.
  7. Come usare gli aerosol dosati
    La terapia inalatoria permette al farmaco di raggiunge direttamente l’organo bersaglio e, se correttamente attuata, riduce il rischio di effetti sistemici. Sono oggi disponibili numerosi inalatori che, sebbene presentino caratteristiche differenti, consentono tutti un’adeguata somministrazione del farmaco. La preferenza individuale e la facilità d’uso possono influenzare l’efficacia del farmaco, l’aderenza alla terapia e il controllo della malattia a lungo termine. E’ fondamentale leggere attentamente il foglietto illustrativo dell’inalatore e verificare con il medico il suo corretto utilizzo.
  8. Che cosa vuol dire controllo dell’asma L’asma è sotto controllo quando non si ha nessun sintomo (o comunque sintomi minimi), nessuna riacutizzazione (o comunque rare riacutizzazioni), nessuna visita d’emergenza o ricovero a causa dell’ asma, nessun bisogno (o bisogno minimo) di uso aggiuntivo di broncodilatore al bisogno, nessuna limitazione nelle attività della vita quotidiana (compresa l’attività fisica e sportiva) e quando si ha un variazione giornaliera del Picco di Flusso Espiratorio (PEF) minore del 20% e valori spirometrici normali (o comunque al meglio possibile). Le evidenze scientifiche dimostrano che con il trattamento farmacologico questi obiettivi sono raggiungibili nella grande maggioranza dei pazienti.
  9. Che l’asma è una patologia cronica L’asma è una malattia persistente/cronica: questo significa che è possibile controllarla, ma non è possibile guarirla.
    L’asma è inoltre una malattia variabile, caratterizzata da fasi di peggioramento in cui compaiono i sintomi (crisi asmatiche o riacutizzazioni asmatiche), alle quali si alternano periodi di completo benessere. L’asma persistente è una malattia infiammatoria, per cui il trattamento deve essere continuato anche in assenza di sintomi.
  10. Qual è lo scopo della terapia antiasmatica
    La terapia dell’asma prevede farmaci per il trattamento di fondo e farmaci da utilizzare al bisogno.
    I primi (corticosteroidi inalatori, broncodilatatori a lunga durata d’azione, antileucotrienici, teofillinici, cromoni, anticorpo monoclonale anti IgE) sono farmaci che assunti in modo continuativo hanno lo scopo di mantenere, grazie al loro effetto antiinfiammatorio e/o broncodilatatore, l’asma clinicamente sotto controllo. I farmaci da utilizzare al bisogno per il sollievo dei sintomi (broncodilatatori a breve durata d’azione) non hanno effetti sull’infiammazione, ed il ricorso frequente ad essi indica che il trattamento di fondo (se già in atto) non è sufficiente a controllare la malattia e deve essere modificato e/o implementato.
    I cortisonici per via generale (compresse, fiale, ecc.) sono farmaci da riservare ai casi di asma grave o alle riacutizzazioni asmatiche più gravi; il loro uso, in considerazione degli effetti collaterali a lungo termine, dovrebbe comunque essere limitato il più possibile

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