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Comunicato Stampa

800 piccoli a rischio di abusi sessuali nel Lazio. Al via primo corso a Roma per rete pediatri “salvabimbi”

Prosegue a Roma il progetto Stop agli abusi sui bambini, lanciato e sostenuto da Menarini in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), per la creazione  su tutto il territorio nazionale  di una rete antiabuso sui bimbi. Obiettivo del progetto è formare e sensibilizzare i pediatri italiani a riconoscere e intercettare i segnali di eventuali abusi.


800 piccoli a rischio di abusi sessuali nel Lazio.
Al via primo corso a Roma per rete  pediatri “salvabimbi” 

Roma, venerdì 26 maggio 2017 – E’ Roma la seconda tappa della formazione medica per la rete di pediatri antibuso sui bimbi. Saranno circa 50 i pediatri del Lazio che riceveranno un’approfondita formazione sugli strumenti clinici e giuridici per riconoscere e intercettare i segnali di abusi sui bambini vittime di violenze. Sono circa 800 i bimbi del Lazio a rischio di abusi sessuali e poco meno di 8.500 i piccoli e gli adolescenti under 14 con probabilità di subire incuria, maltrattamenti, violenze psicologiche e fisiche.

Le sofferenze restano troppo spesso coperte dal silenzio ed è per questo che Menarini attraverso il sostegno di eventi formativi diretti ai medici, realizzati in collaborazione con la Società Italiana di Pediatria (SIP) e la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), si è impegnata nella creazione di una rete antiabusi su tutto il territorio nazionale, sostenuta dalla multinazionale farmaceutica fiorentina con un investimento di 1 milione di euro.

“Nel Lazio non sono disponibili dati di incidenza di abusi e maltrattamenti perché non abbiamo un osservatorio sui minori ma la prevalenza del fenomeno non è diversa da quella del resto del Paese. Si conferma il dato di letteratura scientifica di un bimbo su mille a rischio di abusi, che resta comunque sottostimato soprattutto perché due volte su tre le violenze vengono messe in atto da una persona appartenente al nucleo familiare – commenta Pietro Ferrara, Presidente SIP Lazio - I temi dell’abuso e del maltrattamento oggi non possono essere più trascurati anche per le gravi conseguenze che determinano sulla salute del bambino nel breve e lungo termine: un bambino maltrattato e/o abusato, infatti, non solo è più a rischio di disturbi fisici, psicologici e del comportamento, ma anche di danni organici nella vita adulta. Per questo FIMP e SIP ritengono motivo di orgoglio professionale la partecipazione a un percorso di conoscenza capace di coinvolgere tutte le componenti della pediatria con spirito di collaborazione reciproca che è il pilastro su cui costruire una rete efficace”.

“Con l’appuntamento di Roma prosegue il progettoStop agli abusi sui bambiniche unisce professionalità, sensibilità ed entusiasmo, doti che tutti i pediatri hanno dimostrato per una problematica tra le più delicate e dolorose dellinfanzia e delladolescenza– osserva Luigi Nigri, responsabile del progetto per FIMP - “A Roma saranno coinvolti circa 50 pediatri e nell’arco del 2017 molti altri parteciperanno ai corsi che si terranno in altre 17 città italiane. L’iniziativa contribuirà a un risveglio delle coscienze: i pediatri che seguiranno i corsi diventeranno un punto di riferimento per i colleghi sul territorio che riceveranno consigli e aiuto per la gestione di casi sospetti di abusi e maltrattamenti. Tutto questo aiuterà a fare uscire dall’ombra un numero sempre maggiore di piccole vittime e speriamo ad aumentare le denunce”.

Continua nel Lazio la nostra missione di creare una rete di pediatri e medici a salvaguardia dei bambini vittime di abusi e maltrattamenti. Menarini ha elaborato tale progetto con l’intento di ramificare la formazione medica in tutte le regioni, perché purtroppo queste tristi storie di cronaca non risparmiano nessuna realtà italiana – intervengono Alberto Giovanni e Lucia Aleotti, Vicepresidente e Presidente del Gruppo Menarini – Il progetto è per questo unico nel suo genere e rende l’Italia d’esempio per tutti gli altri Paesi. Crediamo fermamente nel valore sociale di questa rete di medici sentinella. Sensibilizzare i medici su queste tematiche consentirà di salvaguardare la serenità, la crescita sana e la vitalità dei bambini e speriamo anche di abbattere drasticamente il numero di storie dolorose che nessuno vorrebbe mai leggere sui giornali” .